giovedì 5 giugno 2008

[post-appunti, 2]

…nel frattempo la storia delle “stanze” si sta scrivendo… con tutti i rallentamenti e intoppi del caso. Ieri sera abbiamo fatto una breve session di registrazione a casa di Fabrizio, assieme a Fabio, Francesco, Antonio (bassista ANV), io e Marco (batterista ANV). Era da molto tempo che non ci si trovava per un convivio, ma la serata ha assunto subito i contorni tipici delle serate nella “cucina” delle stanze. Ognuno che va un po’ per conto suo, momenti corali, progetti, promesse e quant’altro.
Fabrizio ci ha accolto nel suo quasi-loft falconarese iniziando a mangiare prima di tutti poi, verso mezzanotte si è alzato un attimo… forse per espletare bisogni corporali – ognuno pensò in cuor suo… solo dopo poco ci guardiamo attoniti, attratti da un suono… sembrava un vecchio telefono a disco… o una stampante ad aghi… no! Era Fabrizio che si era addormentato nel suo letto… e russava come una ruspa (ammesso che le ruspe russino). Noi ci guardiamo e continuiamo a farci i fatti nostri a casa sua. Più tardi, parecchio più tardi, decidiamo di andarcene. Marco prova a svegliarlo, ma inutilmente.
Chiudiamo le finestre, spegniamo le luci e ci tiriamo dietro la porta, sperando che questa mattina si svegli per tempo per fare quello che deve fare.
Ecco, dopo oltre vent’anni, il senso delle stanze.


Nessun commento: